Guiso, Nicolò

Nato a Tortolì, è stato avvocato e operò principalmente a Cagliari durante il periodo sabaudo del Regno di Sardegna.
Durante l’invasione francese difese insieme a Vincenzo Sulis, Girolamo Pitzolo e al visconte di Flumini la zona che circonda la torre di Calamosca. Pochi mesi dopo fu nominato direttore provvisorio della zecca di Cagliari, mentre nel dicembre del 1794 fu nominato colonnello delle torri costiere.
Fu membro della commissione a cui fu affidato il compito di sequestrare i documenti trovati nella casa del marchese della Planargia.
Nel giugno del 1796 firmò un’istanza per destituire l’Angioy dalla carica di Alternos, marciò successivamente insieme ad altri capi con un esercito di 2500 uomini contro lo stesso Angioy, e fu tra i componenti della delegazione viceregia incaricata di giudicare i ribelli.
Nel dicembre del 1798 si costituì una commissione stamentaria, per decidere sulla richiesta del Re di raggiungere la Sardegna dopo l’invasione francese del Piemonte, in questo caso il Guiso fu uno dei rappresentati dello Stamento militare. In seguito fu inviato come rappresentante a Livorno, per invitare il Re in Sardegna.
Nel 1805 fu nominato delegato consultore della Baronia di San Pantaleo. Due anni dopo intendente generale dell’appannaggio della regina.
Morì nel 1817.