È una specifica che consente alle applicazioni software di comunicare tra loro. API consente ai programmi client di accedere alle strutture all'interno di un'applicazione, di leggerle ed esporle al pubblico. Le API sono dunque elementi fondamentali per la corretta progettazione di portali web di ambito umanistico.

api

 


Acronimo di American Standard Code for Information Interchange. È un codice di 8 bit standardizzato. È usato come interfaccia dalla maggior parte dei sistemi operativi per documenti di testo. Con il codice ASCII è possibile rappresentare anche codici di comando non stampabili. Il set ASCII standard utilizza solo 7 bit per ogni carattere e comprende perciò 128 simboli, mentre il set ASCII esteso (8 bit), utilizzato nel DOS, comprende 256 caratteri. 


In informatica, e più in particolare nella terminologia di DOS e Windows, un file batch è un file di testo contenente una sequenza di comandi per l’interprete dei comandi del sistema, di solito command.com o cmd.exe. Questo tipo di file viene eseguito dall’interprete dei comandi che manda in esecuzione, uno dopo l’altro e nell’esatta sequenza indicata, i comandi elencati. Vista la sua analogia con lo shell script di Unix, è considerato un rudimentale linguaggio di scripting, nonostante la scarsità dei controlli di flusso presenti (if, for e goto).


Masse di dati tanto estese da risultare difficili o impossibili da elaborare senza il supporto delle tecnologie computazionali. Nell'era digitale diventa sempre più frequente la necessità degli umanisti di processare estese collezioni di dati. Lavorare con i Big data significa dunque la capacità di organizzare, analizzare e sfruttare in modo competente ed efficace simili masse di informazioni.

Il tema dei Big Data ha risvolti giuridici rilevanti quando le informazioni trattate espongono al pubblico dati sensibili e/o ne mettono a rischio la riservatezza. Dunque è necessario costruire percorsi che consentano di beneficiare dei Big Data nel rispetto delle norme per la tutela della privacy.


Acronimo di binary digit. Unità di informazioni derivata dalla scelta tra due alternative o "eventi" ugualmente probabili; tale unità è immagazzinata elettronicamente in un computer, ad es. 1 e 0.


Formato dati utilizzato per la rappresentazione di immagini raster sui sistemi operativi Windows. Questo formato ha normalmente estensione .bmp.


Applicazione software che consente agli utenti di individuare e recuperare informazioni dai servizi di informazione in rete. Ora il più delle volte utilizzato per fare riferimento a un browser Web, il termine si riferisce a un programma informatico specializzato per la visualizzazione, l'interazione e la navigazione di pagine Web. Questi programmi utilizzano HTTP per implementare HTML. Esempi di browser sono Mozilla Firefox, Google Chrome, Safari, Explorer etc.


Consiste nella classificazione e descrizione di un bene culturale. Ogni bene culturale è classificato attraverso una scheda. L’insieme delle schede di catalogazione forma un catalogo. Le schede sono costruite attraverso standard descrittivi internazionalmente concordati che sono specifici per le diverse tipologie di beni culturali.  In Italia, la catalogazione è regolata dall’art. 17 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs 42/2004 s.m.i.).


 Acronimo di content manager system. È un software o una suite di applicazioni progettate per consentire la creazione, la modifica, la revisione, l'organizzazione e la pubblicazione di contenuti sul Web da un'interfaccia centrale. I sistemi di gestione dei contenuti più diffusi includono WordPress, Drupal e Joomla.


Acronimo di content manager system. È un software o una suite di applicazioni progettate per consentire la creazione, la modifica, la revisione, l'organizzazione e la pubblicazione di contenuti sul Web da un'interfaccia centrale. I sistemi di gestione dei contenuti più diffusi includono WordPress, Drupal e Joomla.


Le Creative Commons Public Licenses (CCPL) sono delle licenze di diritto d'autore che si basano sul principio di  "alcuni diritti riservati". Le CCPL consentono al titolare dei diritti d'autore di segnalare in maniera chiara che quando e come la riproduzione, diffusione e circolazione della propria opera è permessa.

Il funzionamento delle CCPL è reso possibile dal fatto che la legge italiana sul diritto d'autore, così come, in generale, le corrispondenti normative nazionali e internazionali, riconosce al creatore di un'opera dell'ingegno una serie di diritti; allo stesso tempo, la legge permette al titolare di tali diritti di disporne. Tipi di licenze. Esistono sei possibili licenze pubbliche dei Creative Commons:

vt
Attribuzione: permette agli altri di distribuire, modificare e sviluppare anche commercialmente l'opera, riconoscendo sempre l'autore originale. 
cc
Attribuzione - Condividi allo stesso modo: permette agli altri di distribuire, modificare e sviluppare anche commercialmente l'opera, licenziandola con gli stessi termini dell'opera originale, riconoscendo sempre l'autore.
by
Attribuzione - Non opere derivate: permette agli altri di ridistribuire, e sviluppare anche commercialmente ma non modificare l'opera, riconoscendo sempre l'autore originale.
by
Attribuzione - Non commerciale: permette agli altri di distribuire, modificare e sviluppare l'opera senza fini commerciali, riconoscendo sempre l'autore originale.
2
Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo: permette agli altri di modificare e sviluppare non commercialmente l'opera, riconoscendo sempre l'autore originale.
nc
Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate: permette agli altri di accedere all'opera senza però modificarla e svilupparla commercialmente, riconoscendo comunque l'autore originale.

 


Raccolta di dati effettuata collettivamente in ambito digitale. L’azione include anche richiesta, l’archiviazione e lo studio dei dati raccolti grazie al coinvolgimento diretto del pubblico. Prevalentemente utilizzato in campo aziendale, il C. si rivela particolarmente utile nei progetti di umanistica pubblica digitale.


Il CSS (acronimo di Cascading Style Sheets, in italiano fogli di stile a cascata) è un linguaggio usato per definire la formattazione di documenti HTML, XHTML e XML, ad esempio i siti web e relative pagine web.


Acronimo di Comma Separated Values. Tipo di file che consente di salvare i dati in un formato strutturato a tabella. L'estensione per questo file è .csv. I CSV prendono la forma di un file di testo contenente informazioni separate da virgole, ma possono essere manipolati da programmi come Calc di LibreOffice, Excel o Open Refine.


Banca dati, raccolta di informazioni organizzata in modo da consentire a un programma per computer di individuarne rapidamente i dati. La struttura di un database dipende dal tipo di relazione che lega i dati. Un database differisce da un file con le stesse informazioni in quanto descrive come i dati si relazionano tra loro invece che presentare una raccolta non ordinata dello stesso contenuto.


La sigla dpi indica la misura della risoluzione di un’immagine stampata.


È un gestore di contenuti (CMS) open source realizzato in linguaggio PHP. Consente di costruire una grande varietà di siti web basati sulla logica contenuto/commenti e di personalizzarne completamente l’aspetto (layout) grazie all’interfaccia organizzata per moduli. La grande flessibilità e robustezza ne hanno consentito sin da subito una rapida diffusione. Drupal vive, si sviluppa ed è verificata da una comunità di sviluppo tra le più grandi al mondo.

 


Sistema di metadati utilizzato per descrivere oggetti digitali accessibili via rete informatica. Il sistema è costituito da diversi elementi che nella versione italiana sono curati dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU). Gli elementi della versione italiana sono

  • Titolo (Title) = Nome dato alla risorsa; un termine con il quale la risorsa è formalmente conosciuta.
  • Autore (Creator) = Entità che ha la responsabilità principale della produzione del contenuto della risorsa.
  • Soggetto (Subject) = Argomento principale della risorsa. In particolare un Soggetto può essere espresso da parole o frasi chiave, o da codici di classificazione che descrivono l'argomento della risorsa. Solitamente questi termini vengono scelti tra i valori di un vocabolario controllato o di uno schema di classificazione formale.
  • Descrizione (Description) = Spiegazione del contenuto della risorsa. Testo descrittivo libero che può includere un riassunto analitico, un indice, o una rappresentazione grafica del contenuto.
  • Editore (Publisher) = Entità responsabile della pubblicazione della risorsa.
  • Autore di contributo subordinato (Contributor) = Entità cioè una persona, un'organizzazione o un servizio che contribuiscono alla produzione della risorsa.
  • Data (Date) = Data associata ad un evento del ciclo di vita della risorsa. Normalmente la data è associata al momento di creazione o di disponibilità della risorsa e viene indicata attraverso una stringa di 8 caratteri nella forma YYYY-MM-DD, come definita nel profilo dello standard ISO 8601.
  • Tipo (Type) = Natura o genere del contenuto della risorsa: termini che descrivono categorie generali, funzioni, generi, o livelli di aggregazione per contenuto presi generalmente da un vocabolario controllato.
  • Formato (Format) = Il tipo di supporto o le dimensioni, ossia grandezza e durata, della risorsa. Format può essere usato per determinare il software o l'hardware necessari alla visualizzazione o all'elaborazione della risorsa.
  • Identificatore (Identifier) = Riferimento univoco alla risorsa nell'ambito di un dato contesto = una sequenza di caratteri alfabetici o numerici secondo un sistema di identificazione formalmente definito. Esempi di tali sistemi di identificazione includono l'Uniform Resource Identifier (URI) (incluso l'Uniform Resource Locator (URL)), il Digital Object Identifier (DOI) e l'International Standard Book Number (ISBN).
  • Fonte (Source) = Riferimento a una risorsa dalla quale è derivata la risorsa in oggetto. La risorsa in questione potrebbe derivare, in tutto o in parte, da un'altra risorsa fonte.
  • Lingua (Language) = Lingua del contenuto intellettuale della risorsa. Per i valori dell'elemento Lingua si utilizza un codice di linguaggio, seguito opzionalmente da un codice di paese, entrambi su due caratteri. Ad esempio "it" per l'italiano o "en-uk" per l'inglese usato nel Regno Unito.
  • Relazione (Relation) = Riferimento ad una risorsa correlata.
  • Copertura (Coverage) = Normalmente Copertura include la localizzazione spaziale (il nome o le coordinate geografiche di un luogo), il periodo temporale (l'indicazione di un periodo, una data o una serie di date) o una giurisdizione (ad esempio il nome di un'entità amministrativa).
  • Gestione dei diritti (Rights Management) = Informazione sui diritti esercitati sulla risorsa. Normalmente un elemento "Diritti" contiene un'indicazione sulla gestione dei diritti sulla risorsa, o un riferimento al servizio che fornisce questa informazione. Questo campo comprende gli Intellectual Property Rights (IPR), il copyright, e vari diritti di proprietà. Se l'elemento Rights è assente, non si può fare alcuna ipotesi sui diritti della risorsa.

Libro elettronico. Può essere di diversi formati (es. ePub, Mobipocket, Kindle, Portable Document Format) ed è leggibile attraverso l’utilizzo di software compatibili e dispositivi hardware specifici (es. eBook reader).

Nell’E-Book le funzionalità del libro cartaceo (possibilità di inserire segnalibri, sfogliare pagine) si coniugano perfettamente con quelle dei documenti digitali (ipertestualità, integrazione con dizionari e tesauri, ricerche nel testo).


Software open source sviluppato dal Max Planck Institute for Psycholinguistics di Nijmegen per la ricerca scientifico-antropologica. Consente di inserire annotazioni testuali ancorate a porzioni o segmenti di registrazioni audio e/o video, semplificando la procedura di trascrizione dei suoni. La possibilità di inserire note su più livelli (tiers) lo rende particolarmente utile nella trascrizione di audio a più voci. I documenti così prodotti vengono salvati in formato XML e possono essere l’esportati e migrati in altra piattaforma.


È l’identificazione della posizione geografica di un qualsiasi oggetto o persona attraverso l’utilizzo di tecnologie connesse ad una rete (satellitare, radio, internet ecc.). La lettura dei dati consente la fedele trasposizione della posizione per punti su una cartografia digitale. La costruzione di cartografie digitali e la geolocalizzazione degli oggetti della ricerca sono strumenti particolarmente utili a storici, archeologi e umanisti in genere, che grazie allo spazio possono aumentare la capacità analitica delle proprie ricerche.


Acronimo di Geographic Information System (sistema informativo geografico). È una struttura logica che raccoglie, gestisce e analizza dati geografici e spaziali. È in grado di integrali anche con informazioni di altra natura. In questo modo GIS consente di costruire spazi digitali (mappe) da usare come strumenti di organizzazione e visualizzazione di dati, dei quali aumenta significativamente il potenziale analitico. Elaborato come strumento per tecnici (ingegneri, geologici etc), GIS si rivela molto utile anche per le discipline umanistiche.

gis


GNU è l’acronimo di "GNU's Not Unix". GNU è un sistema operativo Unix-like, ideato nel 1984 da Richard Stallman e promosso dalla Free Software Foundation per ottenere un sistema operativo completo utilizzando esclusivamente software libero.


Motore di ricerca che consente di individuare, mediante parole chiave specifiche, saggi, tesi, libri, prestampe, sommari e recensioni di tutti i settori della ricerca scientifica.  La ricerca viene effettuata sulle banche dati di associazioni scientifiche e professionali, depositi di prestampa, università che distribuiscono articoli scientifici e culturali sul Web per il mondo accademico e della ricerca.


Software open source e multipiattaforma che consente di catalogare dati genealogici e costruire di grafici familiari, anche interattivi [sito ufficiale]


Acronimo di HyperText Markup Language (linguaggio di contrassegno per gli ipertesti) è un linguaggio di markup utilizzato per creare documenti sul World Wide Web. HTML definisce la struttura e il layout di un documento utilizzando una varietà di tag e attributi. I browser Web leggono i documenti HTML e li trasformano nelle pagine Web che gli utenti incontrano online; L'HTML non viene visualizzato direttamente, ma viene utilizzato da un browser per interpretare il contenuto di una pagina. XHTML è HTML scritto come XML.


È il protocollo utilizzato dal World Wide Web per definire la modalità di formattazione e trasmissione dei messaggi. L'abbreviazione, in lettere minuscole seguita da due punti, costituisce l'inizio dell'indirizzo web di un file da trasmettere usando questo protocollo.


L'ipertesto è alla base del World Wide Web, dove i collegamenti ipertestuali (link) uniscono tra loro i siti pubblicati in rete. L'ipertesto consente dunque relazionare dati in ambiente digitale attraverso nodi (hyperlink) che rinviano da un'unità informativa all'altra. Per essere agevolmente notato dal lettore, il collegamento ipertestuale viene distinto da un proprio carattere grafico, ad es. la sottolineatura, la cui attivazione avviene attraverso un click che attiva la visualizzazione della destinazione del collegamento. Con l’ipertestualità si abbandona l’impostazione lineare della lettura,  determinata dal natura del libro fisico, e si passa ad una lettura non lineare che si può apprezzare non solo sui siti web, ma anche ad esempio negli e-book.


Il codice ISBN (International Standard Book Number, numero di riferimento internazionale del libro) è una sequenza numerica di 13 cifre usata a livello internazionale per la classificazione e catalogazione dei libri e di tutti i prodotti creati per essere utilizzati come libro in ambiente digitale (ebook, audiolibri). È suddiviso in cinque sezioni in base al posizionamento delle cifre: il prefisso EAN, il gruppo linguistico, il codice relativo all’editore, al titolo e il carattere di controllo. Ogni codice ISBN identifica infatti in modo univoco ogni specifica edizione (URI), per questo una volta assegnato non può essere più riutilizzato.


Linguaggio di marcatura. È un sistema di regole utilizzato in ambiente digitale per inserire nei documenti marcatori tag, cioè istruzioni che, codificate in un determinato linguaggio (ad esempio html), definiscono i caratteri del documento marcato (ad es. font del testo, posizionamento e dimensione immagini, etc.

Il linguaggio markup è visibile solo all'autore del documento, ma non al suo fruitore pubblico.

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Esempio di testo con markup
Esempio di testo con markup

Informazione che descrive un insieme di dati, fornendo dati su altri dati. Ad esempio, la scheda di catalogo di un libro, che contiene dati come autore, titolo, anno, dimensione, etc; o i dati descrittivi di una fotografia (autore, soggetto, tipo di supporto, anno e località di scatto etc). I metadati consentono di ricercare, localizzare, selezionare, gestire e rendere disponibili le informazioni su un documento.

I metadati descrittivi sono utilizzati per identificare e recuperare gli oggetti digitali (ad es. Dublin Core);i metadati amministrativi e gestionali identificano metodi di archiviazione e manutenzione degli oggetti nel sistema di gestione dell'archivio digitale, sono fondamentali per la corretta conservazione permanente degli oggetti digitali; i metadati strutturali descrivono la struttura interna della risorsa digitale e la relazione tra le parti che la compongono.


Modello di sviluppo software a sorgente aperta, cioè dotato di una licenza che consente modifica, duplicazione, riproducibilità dello stesso. È un modello decentralizzato che incoraggia la collaborazione aperta, la produzione tra pari, con prodotti, progetti e documentazione liberamente disponibili per il pubblico.

Il movimento open-source nel software è nato in risposta alle limitazioni del codice proprietario, ma questa filosofia si estende anche ad ambiti non computazionali come, ad esempio, lo sviluppo di progetti tecnologici in campi come agricoltura, farmacologia, fisica etc.


Ambiente di un sistema informativo in cui vengono gestiti i metadati, attraverso tabelle relazionali


Social network è una rete di attori tra loro connessi ad almeno altri due attori nello stessa gruppo. La rete è generate dal flusso di risorse che tutti gli attori utilizzano per raggiungere i proprio obiettivi. Il Social Network è un tipo di organizzazione sociale dove la posizione degli individui nel gruppo non è determinata gerarchicamente da modelli predefiniti, ma unicamente dalla loro capacità di accedere alle risorse che sono rilevanti per il network e dalla qualità e quantità delle loro connessioni agli altri componenti del network. Si tratta di un modello dinamico, che cresce e si espande e che scompare quando i suoi obiettivi sono stati raggiunti o vengono considerati non più raggiungibili dagli attori che lo costituiscono.

Esistono numerosi strumenti digitali per lavorare con le reti sociali come Gephi e Cytoscape.


Tecnica di Intelligenza Artificiale (AI) che utilizza l'elaborazione del linguaggio naturale (NLP) per trasformare il testo libero, non strutturato, di documenti/database quali pagine web, articoli di giornale, e-mail, agenzie di stampa, post/commenti sui social media ecc. in dati strutturati e normalizzati.

Il TM consente di individuare i principali gruppi tematici di una data serie di documenti; classificare i documenti per categorie predefinite; rilevare nessi tra argomenti, tra autori, tra titoli, etc.; estrarre informazioni specifiche (toponimi, nomi, aggettivi, etc.); addestrare motori di ricerca a compiere azioni determinate; estrarre concetti per la creazione di ontologie (ontology learning).


L’umanistica digitale è la trans-disciplina che nasce dall’impiego di strumenti e metodi computazionali e di applicativi multimediali nelle discipline umanistiche come storia, linguistica, filologia, geografia, archeologia, linguistica, paleografia etc.


Acronimo di Uniform Resource Identifier. Indica la sequenza di caratteri che identifica universalmente ed univocamente una risorsa. Ad esempio: un indirizzo web (URL), un documento, un'immagine, un file, un servizio, un indirizzo di posta elettronica, il codice ISBN di un libro, un numero di telefono.


Acronimo di Uniform Resource Identifier. Indica la sequenza di caratteri che identifica universalmente ed univocamente una risorsa. Ad esempio: un indirizzo web (URL), un documento, un'immagine, un file, un servizio, un indirizzo di posta elettronica, il codice ISBN di un libro, un numero di telefono.


In grafica si parla di immagine vettoriale riferendosi oggetti digitali formati da una combinazione di linee definite mediante coordinate e curve, i cosiddetti vettori, che ne determinano l’inizio e la fine. Le immagini vettoriali sono indipendenti dalla risoluzione e si possono quindi ingrandire o rimpicciolire a piacimento senza ripercussioni negative sulla qualità. Poiché la grafica vettoriale è memorizzata come formule matematiche, le dimensioni dei file sono inferiori rispetto ai file di immagine bitmap.


Espressione utilizzata per descrivere i siti Web di seconda generazione che facilitano la collaborazione partecipativa, l'interoperabilità e la condivisione delle informazioni. Web 2.0 evidenzia i contenuti generati dagli utenti e le applicazioni dinamiche create sul Web anziché i contenuti statici che vengono presentati agli utenti. Si tratta dunque di una transizione in gran parte culturale piuttosto che tecnica. 


Applicazione web che permette la creazione, la modifica e l'illustrazione collaborativa di pagine all'interno di un sito web. È dunque un software collaborativo che in genere utilizza un linguaggio di markup semplificato o un editor di testo online. Il risultato è una raccolta di documenti ipertestuali aggiornata dai suoi stessi utilizzatori e i cui contenuti sono sviluppati in collaborazione da tutti coloro che vi hanno accesso (contenuto generato dagli utenti), memorizzati normalmente su una base di dati o un repository

La modifica dei contenuti è aperta, nel senso che il testo può essere modificato da tutti gli utenti (a volte soltanto se registrati, altre volte anche anonimi) contribuendo non solo per aggiunte, come accade solitamente nei forum, ma anche cambiando e cancellando ciò che hanno scritto gli autori precedenti. Ogni modifica è registrata in una cronologia che permette in caso di necessità di riportare il testo alla versione precedente (rollback); lo scopo è quello di condividere, scambiare, immagazzinare e ottimizzare le informazioni in modo collaborativo.


Piattaforma software open source di CMS per la creazione e distribuzione di siti web dinamici, testuali e multimediali.


Acronimo di extensible markup language. Linguaggio di markup progettato per codificare i documenti in formato leggibile sia dall’uomo che dalla macchina. XML separa il contenuto dalla struttura ed è altamente personalizzabile.