Nato ad Ozieri nel 1758, è stato importante magistrato del Regno di Sardegna durante il periodo sabaudo.
Studiò legge all’università di Sassari dove si laureò nel 1783.
Si trasferì a Cagliari per esercitare la funzione di procuratore legale. Partecipò alle sedute parlamentari nel 1793, nelle quali ebbe un ruolo decisivo. Infatti dopo la partenza della delegazione degli Stamenti per Torino, ottenne l’incarico di avvocato dello Stamento militare, rimanendo in carica per un anno fino al 1794, quando decise di rinunciare all’incarico. L’anno successivo fu nominato giudice aggiunto della sala civile della Reale Udienza.
Vicino alle posizioni di Giovanni Maria Angioy, scrisse in sardo logudorese il famoso inno Su patriotu sardu a sos feudatarios, ma nonostante queste sue posizioni non fu mai perseguitato e riuscì invece a proseguire la sua carriera di magistrato.
Nel 1807 venne nominato giudice effettivo della sala civile della Reale Udienza, poi nel 1818 giudice del consolato.
Si spense a Cagliari nel 1839, lasciando all’ospedale di Cagliari 40000 scudi.
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