Tappe di Insinuazione

Erano degli uffici istituiti nel 1738 dal Re Carlo Emanuele III con un editto regio, per rimediare a una dispersione dei documenti, causata dalla mancanza di appositi archivi.
Le Tappe si trovavano nelle città e nei comuni più importanti del Regno di Sardegna.
Erano amministrati dagli insinuatori, nominati dal Re, che ricoprivano il ruolo di notaio. Questi avevano il compito di conservare il sigillo regio e di registrare tutti gli atti nei libri,  consegnando poi la ricevuta della registrazione al notaio. I documenti venivano conservati nel locale della tappa, che veniva utilizzato come archivio. Il notaio aveva l’obbligo di registrare tutti gli atti entro sessanta giorni, con eccezione degli atti privati che venivano registrati solo su richiesta.