Vivalda, Filippo

Nacque a Mondovì nel 1732, Conte di Castellino e di Pogliano, Barone di Mombarchero.
Dal 1774 fu per 3 anni ambasciatore per il Regno di Sardegna nella Repubblica delle Sette Province Unite e nel 1781 fu inviato speciale alla corte di Imperiale di Vienna. Lo stesso anno fu nominato Tesoriere del supremo ordine della SS. Annunziata, e Gentiluomo di Camera di Sua Maestà Vittorio Amedeo III.
Nel 1794, dopo essere stato insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, fu scelto come Viceré di Sardegna, al posto di Vincenzo Balbiano che era stato cacciato dall’isola insieme ad altri funzionari sabaudi dopo la rivolta del 28 aprile.
Nel luglio del 1795 ignorò le richieste degli Stamenti che chiedevano di destituire il Marchese della Planargia e Girolamo Pitzolo dei loro incarichi e ciò provocò le ire del popolo, che prima catturarono e poi uccisero barbaramente i due funzionari.
Nel febbraio del 1796 incaricò Giovanni Maria Angioy di ristabilire l’ordine nel Sassarese e nel Logudoro nominandolo Alternos, con l’intento anche di allontanarlo da Cagliari, ma quattro mesi dopo l’Angioy, prese la decisione di marciare con un esercito verso Cagliari. Il viceré pertanto decise di revocare la carica di Alternos e di mettere una taglia sulla sua testa e su quella dei suoi seguaci, l’ex Alternos isolato e abbandonato da tutti, fu costretto all’esilio per fuggire dai suoi nemici.
Nel 1799 terminò la sua carica di Viceré, quando sbarcò in Sardegna la famiglia reale, costretta a fuggire dal Piemonte che era stato invaso dalle armate di Napoleone.
Morì a Carignano nel 1808.